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Bolle di sapone

Il crepitio che sento è come i fuochi della sagra di mezzagosto…

escono dal passato brandelli di vita… polverosi ricordi da tempo sigillati a ceralacca…

Simili a bolle di sapone volteggiano leggeri, disintegrandosi senza toccar terra…

farneticanti illusioni, dipinte a forza con i colori della primavera, appaiono ora come foto sbiadite d’altri tempi.

Ma i fuochi dove sono? Eppure avverto, acre,  l’odore del bruciato…

ho fatto un falò di sogni e di ricordi, danzando in cerchio sempre più veloce… e che finalmente saltino i sigilli!….

e giro e giro ancora, sempre più forte fino a cadere esausta…

Svuotata… respiro un’aria ai profumi di zagara e ginestra.

Perversa

perversa mente… giochi tra le pieghe del mio passato per avere una scusa del pianto…

suoni ancora una melodia di campana stonata ricordandomi strade polverose dove il passo non andrà…

non rimpianti, ma malinconiche certezze…

animale ferito che annusa l’aria con occhi spalancati nella notte che vedono lontano…

guarda ora a sentieri che inseguono il futuro…

ripenso a te, bambina incantata, che osservi con occhi sognanti un cristallo di ghiaccio…

ho percorso deserti in cerca di un fiore… scalato montagne a mani nude per cogliere una stella… solcato mari in tempesta per trovare un’isola…

e tu? tu mi regali un cristallo di ghiaccio che ora non serve alla mia sete del deserto, che non lava le ferite delle mie mani, che non mi permette una direzione…

un bellissimo cristallo di ghiaccio che come lo sfioro scompare… lasciando una lacrima nella mia mano…

Riccioli di fumo

semi sdraiata osservo il fumo che sale verso il lucernario… riccioli di fumo… capriole evanescenti che si inseguono… rotolano… si espandono per poi fondersi… e vanno… si disperdono lontano… Le tue parole son riccioli di fumo.

L’infinito

Avrei voluto fermare il tempo… di quell’istante è rimasto l’infinito nel mio cuore… quello che sarà il poi non ha importanza… quell’istante dilaga dentro di me senza tempo… senza dimensioni…

Le dee greche, quali immagini di donne vissute nella fantasia umana per oltre 3000 anni, rappresentano ciò che le donne sono o potrebbero essere. Sono diverse l’una dall’altra e i miti che le riguardano mostrano ciò che per loro è importante e ci dicono sotto metafora ciò che una donna, che assomiglia loro, può fare.  

(Le Dee dentro la donna, J. S. Bolen)

Ho letto questo libro almeno 3 volte: la prima tutto d’un fiato per quanto mi ha appassionato, la seconda per focalizzare aspetti di me che coglievo tra le righe che descrivevano le varie Dee, la terza con il desiderio di strutturarne un laboratorio per donne alla ricerca di sé.

Quali archetipi femminili sono attivi in noi?

Quali non hanno mai avuto la possibilità di esprimersi?

Un laboratorio di 8 incontri, il sabato mattina dalle 9.30 alle 11.30, durante il quale incontreremo Artemide – competitiva e sorella; Athena – stratega e “figlia del padre”; Estia – dea del focolare e vecchia saggia; Era – donna fedele e moglie; Demetra – madre e nutrice; Persefone – fanciulla, “bambina della mamma”;  e infine Afrodite… la dea alchemica – dea dell’amore e della bellezza, donna creativa e amante.

Attraverso il mito delle 7 Dee dell’Olimpo cercheremo di arrivare ad una consapevolezza della nostra storia di vita e del nostro personale ed unico modo di “essere donna”  mediante un lavoro esperienziale nei 7 incontri (uno per ogni Dea) fino ad arrivare all’8° incontro che sarà di integrazione e sintesi delle 7 tipologie di femminile.

Spesso mi sono domandata se avessi intrapreso una scuola d’arte adesso dove sarei… mi consolo pensando che la diversa strada percorsa mi ha permesso una aderenza al presente che forse non avrei acquisito con altre strade…

Quello era il mio sogno di ragazzina, un sogno riposto in un cassetto e dimenticato per tanto tempo… poi un giorno in età matura.. oplà! eccolo che salta fuori e ricomincia a scalpitare dentro di me…

Nello studio di un Maestro della mia città ho imparato a copiare i quadri dei Grandi e la tecnica dello sbalzo su rame… è stata la mia rivincita sul passato.

Questo è il dolore della vita: che si può essere felici solo in due; e i nostri cuori rispondono a stelle che non vogliono saperne di noi.
(Edgar Lee Masters)

Qualunque cosa tu possa fare o sognare di fare,  incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia. Incominciala adesso.  (Goethe)

Frugando qua e là